Tassa ecologica Belgio , apparecchi OBU

1 aprile 2016

Situazione di allarme in Belgio per l’autotrasporto. Da oggi è entrata in vigore una legge che obbliga i camionisti al pagamento di una tassa ecologica, calcolata sulla base dei chilometri percorsi sulle strade del Paese.

Gli autotrasportatori locali in rivolta hanno bloccato il traffico a qualche decina di chilometri a nord del confine con il Lussemburgo sull’autostrada E411, percorso centrale per il traffico che dalla Francia e dalla Germania porta verso Bruxelles e il porto di Anversa.

La nuova tassa deve essere pagata da tutti gli automezzi di peso superiore alle 3,5 ton espazia dai 7 ai 30 centesimi al chilometro in base alle emissioni del veicolo, al peso e alle strade che vengono percorse. Chi non si doterà dell’apparecchio elettronico necessario per il pagamento della nuova tassa sarà soggetto a una multa fino a 1.000 euro. La nuova imposta, secondo i sindacati di categoria, potrebbe pesare fino a 10.000 euro l’anno sul bilancio di un autotrasportatore locale.

Altre azioni di protesta con ripercussioni sulla circolazione si segnalano in diverse località del Paese, mentre manifestazioni analoghe si preannunciano anche in Francia e Olanda.

La situazione è ulteriormente aggravata dalla formazione, fin da stamattina, di lunghe colonne di camion fermi al confine tra Belgio e Paesi Bassi, causate appunto dall’introduzione del nuovo sistema di pagamento telematico di strade e autostrade. L’apparecchio OBU, necessario per potersi spostare sulle strade belghe, è infatti difficile da trovare e si lamentano numerosi malfunzionamenti e carenze nel servizio di assistenza dei call center di Satellic, l’organismo che gestisce il nuovo sistema.